Claire Fontaine, Pasquarosa, Marinella Senatore

Il progetto espositivo in occasione della Quadriennale d’arte 2020, che riunisce per la prima volta due presenze del panorama creativo contemporaneo, Claire Fontaine (collettivo artistico fondato nel 2004) e Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977), e una del Novecento, Pasquarosa (Anticoli Corrado [Rm], 1896 – Camaiore [Lu], 1973).

La mostra, a cura di Pier Paolo Pancotto, pone in dialogo tre interpreti differenti per storia, generazione e cultura, associate da una comune sensibilità verso i temi della libertà individuale, in particolare quella femminile. Orientamento esplicitato da ciascuna di esse con modalità proprie legate, naturalmente, alla loro specifica esperienza personale e professionale ma in grado di presentare inattesi, a volte sorprendenti, punti di convergenza.

Infatti, se Claire Fontaine e Marinella Senatore riflettono su tematiche universali come la politica, la religione, la violenza, le differenze di genere, il ruolo della donna nel contesto sociale attraverso un variegato insieme di modalità espressive (scultura, disegno, foto, scrittura, installazioni, video, performance…) anche “Il fenomeno” Pasquarosa, così come Cipriano Efisio Oppo definì la pittrice nel 1918, si è confrontata con le medesime tematiche. Con la differenza che, rispetto alle prime, più che attraverso l’esercizio della propria professione, Pasquarosa lo ha fatto, consapevolmente o inconsapevolmente, soprattutto per mezzo della propria esistenza. Vale a dire affrontando in prima persona una serie di circostanze ambientali e sociali inconsuete per la sua epoca, tali da renderla un’ideale di pioniera di quei movimenti di rivendicazione dei diritti economici, civili e politici delle donne che spesso sono oggetto dell’esercizio creativo di Claire Fontaine e Marinella Senatore.

L’esposizione si delinea, pertanto, come una sorta di colloquio virtuale su temi condivisi (per quanto analizzati da differenti punti di vista) tra Claire Fontaine, Pasquarosa e Marinella Senatore che si concretizza sotto forma di un’unica, grande installazione volta a sottolineare il carattere dialettico e sperimentale del progetto. La mostra sarà corredata da un catalogo con testi critici e documentazione fotografica dei lavori esposti. L’iniziativa si inserisce nella programmazione concepita da Pier Paolo Pancotto per La Fondazione | Fondazione Nicola Del Roscio, che riflette un principio fondamentale:riconoscere in questo spazio una casa per gli artisti, un luogo dove è possibile dare vita a sperimentazioni ed esperienze inedite.