Giardino botanico di Gaeta

Nel 1987 Nicola Del Roscio ha promosso la creazione di un orto botanico su di un terreno di sua proprietà in località Monte Orlando di Gaeta, composto di 13 terrazze degradanti verso il Golfo di Gaeta esteso per circa 2 ettari e consistente principalmente di specie botaniche tropicali e sub-tropicali, molte delle quali rare ed in via di estinzione nei paesi di origine.

La particolarità della collezione è basata su 140 specie diverse di palme, provenienti da semi raccolti durante viaggi di lavoro o di piacere nei diversi continenti. Il giardino è iniziato come ricerca sperimentale per l’acclimatazione delle palme.

Il giardino ha un equilibrio molto delicato, per la rarità delle specie e la conformazione a terrazze del terreno. La sperimentazione continua a tutt’oggi. La Fondazione finanzia il mantenimento e il miglioramento dell’orto botanico.

Dalla primavera 2015 il giardino è stato aperto per alcune visite guidate ad un pubblico limitato agli iscritti FAI ed alle scolaresche. Nel futuro l’orto botanico sarà aperto nel periodo primaverile ad un pubblico limitato, a causa del delicato equilibrio del giardino.

Nella primavera del 2015 vari articoli di giornali sono stati pubblicati in occasione delle giornate di visita del FAI, con intervista telegiornale sul terzo canale della televisione pubblica. Nel marzo 2015 il New York Times ha dedicato 8 pagine sulla storia del proprietario e sul giardino. La rivista Double (Parigi/Londra) nell’edizione autunno/inverno 2020 ha dedicato 18 pagine alla recensione del giardino botanico. La Fondazione Nicola Del Roscio è in procinto di stampare un libro con note, notizie storiche, informazioni botaniche, suggerimenti ed esperienze sul giardino.


L’orto Botanico è mantenuto senza ricorrere a disinfettanti o concimazioni chimiche.
L’irrigazione delle piante è fatta grazie alla raccolta di acqua piovana in contenitori di zinco.

Restauro di un terreno di proprietà del Comune di Gaeta, confinante con l’orto botanico di Nicola Del Roscio.

Si tratta di un terreno espropriato dal Comune di Gaeta dopo demolizione di vari manufatti abusivi. Il restauro ambientale è iniziato nel 2014, pagando un affitto al Comune di Gaeta, e consistente nella rimozione di numerosi detriti di cemento, tondini di ferro, immondizie varie, ripristino canalizzazione delle acque piovane e delle mura dei terrazzamenti. Sono stati piantati circa 800 cespugli di diverse specie della macchia mediterranea, soprattutto melliflue, per uccelli, farfalle, etc.