#80 #90 & more: la mostra a Roma

La Fondazione presenta la mostra a Roma #80 #90 & more, un nuovo progetto espositivo a cura di Pier Paolo Pancotto, che si apre alla città mostrando i lavori selezionati come fossero “sottovetro” all’ingresso della propria sede, accessibile a tutti dall’esterno.

La mostra a Roma, in Via Crispi 18, era visibile tutti i giorni, da giugno a settembre 2020, dalle ore 18.00 alle 11.00 del mattino successivo, secondo un programma prestabilito che prevedeva un focus settimanale, con inizio ogni martedì, dedicato a un artista diverso, appartenente alla generazione nata a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento.

Gli artisti coinvolti sono: Rosa Aiello, Lisa Dalfino & Sacha Kanah, Alessandro Di Pietro, Christian Fogarolli, Alice Guareschi, Invernomuto, Beatrice Marchi, Nicola Martini, Namsal Siedlecki, Andrea Zucchini.

Sulla scia dell’omonimo progetto realizzato a Villa Medici (Roma 2019) #80 | #90 & more prosegue l’indagine avviata da Pier Paolo Pancotto su una stagione dell’arte in Italia compresa cronologicamente tra il penultimo decennio del Novecento e l’avvio di quello successivo. Una stagione piuttosto vicina ai nostri giorni ma sufficientemente matura per essere considerata con la giusta distanza. Uno sguardo naturalmente non esaustivo ma quanto meno indicativo, che si delinea attraverso il lavoro di dieci autori nati attorno agli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, concentrandosi in particolare sulla loro produzione video.

Gli artisti in mostra a Roma appartengono a una fase storica e sociale comune, che ciascuno di loro interpreta a proprio modo attraverso linguaggi, tecniche e contenuti differenti. Ne deriva un panorama creativo decisamente articolato dove, tranne qualche orientamento comune (una certa attenzione nei confronti del rapporto tra individuo e nuove tecnologie, l’analisi delle leggi scientifiche che regolano la vita dei materiali, un rinnovato interesse per la figura umana) l’eterogeneità prevale su una visione comune della realtà, in sintonia con la molteplicità di intenti che caratterizza il tempo presente.